martedì 19 ottobre 2021

Addio a Franco Cerri

 



Un linguaggio espressivo riconoscibile al volo, l’entusiasmo rimasto intatto negli anni e la voglia di inseguire sempre nuovi progetti caratterizzavano la personalità di Franco Cerri, scomparso lunedì a Milano, la sua città natale, all’età di 95 anni. Il mondo del jazz è in lutto per la morte del grande chitarrista nato nell’era del be-bop e diventato volto popolare negli anni 70 come «L’uomo in ammollo» di un celebre spot pubblicitario
A testimonianza del suo grande attaccamento alla musica, negli ultimi di vita, sempre in giacca e cravatta, non ha fatto mancare al pubblico il fraseggio morbido della sua Gibson, frutto di un’ispirazione feconda, basato sul feeling del momento, accompagnato dai nuovi talenti italiani, molti di essi cresciuti nella «Civica scuola di jazz» di Milano fondata nel 1987 da lui stesso e dal suo grande amico Enrico Intra.
Di formazione totalmente autodidatta, Cerri, che iniziò a suonare la chitarra regalatagli dal padre mentre lavorava come muratore e ascensorista, ha cominciato la sua carriera nel 1945, quando entra a far parte dell’orchestra di Gorni Kramer, e da lì una lista infinita di incontri e collaborazioni con leggende del jazz internazionale, da Chet Baker a Gerry Mulligan, da Dizzie Gillespie a Lee Konitz, da Billie Holiday a Django Reinhardt, con cui ha affinato la sua natura ritmica, spontaneamente portata verso lo swing, e la ricerca di armonie suadenti. 
Anche nel mondo della musica italiana era un session-man molto richiesto. Già nel 1950 suonava con Bruno Martino, lavorando, negli anni seguenti, con Renato Carosone, Nicola Arigliano e Johnny Dorelli. Insieme a una carriera da solista e nei circuiti jazz, con ben 35 album pubblicati, e collaborazioni con Mina e Roberto Vecchioni.

lunedì 11 ottobre 2021

Salone Internazionale di Torino, cultura

 



Il post-pandemia significa anche la prima versione autunnale del Salone del Libro di Torino. Grazie alle ultime disposizioni governative la capienza delle sale è stata aumentata e, quindi, la prenotazione non è più obbligatoria, ma consigliata per garantirsi il posto in anticipo. Le date importanti per l'evento sono, giovedì 14 ottobre e, chiusura, lunedì 18 ottobre.  

Oltre la metà dei posti in sala sarà disponibile ad accesso diretto il giorno dell'evento, come nelle edizioni passate. Giovedì alle 10,15 ci sarà, nella Sala Oro, l'inaugurazione istituzionale alla quale parteciperanno il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. 

Per il mondo dell'editoria è il segno che si aspettava, il ritorno verso una normalità anche culturale. En passant si ricorda che manca poco alla chiusura del tour letterario online Universolibero2021, il quale vede nelle prime posizioni nomi importanti come De Lillo ma anche nuovi autori come Mimmo Parisi o Carmen Pellegrino.

    L'evento è in collaborazione con Einaudi editore. All'inaugurazione interverranno Silvio Viale, presidente dell'Associazione Torino, la Città del Libro, Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, Chiara Appendino, sindaca di Torino, Della Passerelli, fondatrice e direttrice editoriale di Sinnos editrice, Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Sandra Ozzola, fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, sottosegretario per gli Affari Esteri, Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro.