domenica 6 dicembre 2015

Dal 13 novembre al 13 dicembre

Il cantautore emiliano ha recentemente presentato “I tipi duri non scendono dal treno”, un album di 11 brani per le Edizioni Videoradio (Portera, Braido, Vercon etc.). Non era, ovviamente e immediatamente a ridosso dell’album, previsto un singolo con un tema storico, perché di questo si tratta, di Storia. Nessuno il giorno prima dei fatti tragici di Parigi poteva immaginare quello che è accaduto. Certo, anche in Europa, dopo l’11 settembre americano, ci sono stati attacchi terroristici. Ma in quei casi si trattava di eventi che seguivano una certa logica del terrore. Chi poteva sospettare che un ordinario concerto potesse essere preso di mira dall’Isis?

Ecco quello che Mimmo Parisi ha detto in proposito al brano che farà uscire tra pochi giorni: “Va da se, intanto, che la data, lo capisce chiunque, ha un valore preciso. Pubblicare “Génération Bataclan” il 13 dicembre è, da parte mia, un sentito omaggio a chi, e a qualsiasi titolo, ha subito il dramma di quella sera. Che si fosse allo stadio o in un bistrot a trascorrere il weekend o a un concerto, proprio da quest’ultimi prende nome il singolo, “Génération Bataclan”, la sostanza e l’offesa ricevuta dal destino non cambiano. Non potevo stare zitto. Così, ho semplicemente scritto dei versi e li ho musicati. Il risultato è “Génération Bataclan”. Penso che ognuno, come può, debba tenere viva l’attenzione su fatti di questa portata”.

Parole, musica e arrangiamenti – compresa l’orchestra in plugin – sono stati curati dall’autore. Drum campionata da Diego Romero. Le chitarre acustiche, il basso e il canto sono di Mimmo Parisi. Edizioni Stelledicarta. Il Cd sarà distribuito sulle piattaformi digitali. Cover di Testa.

sabato 5 dicembre 2015

Alla ricerca di una soluzione rock/politica



Bono Vox insieme ai suoi sodali di band fa assunzioni. Certo, in tempi di crisi è una bella notizia. tuttavia la notizia ha dei risvolti socio/lavorativi di marca diversa da quello che si potrebbe pensare. Comunque,  i  fan non abbiano paura. Non si tratta di un’integrazione musicale: gli U2 resteranno i soliti, Paul David Hewson ovvero e in arte Bono, David Howell Evans in arte The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr. Il sodalizio ha invece un fine di tipo umanitario. D’altra parte, è noto l’impegno sociale che da anni il leader degli U2 dedica a questo tema. Quindi, questo connubio può essere letto come un’evoluzione del cammino intrapreso, per l’appunto e soprattutto, da Bono Vox. Douglas Alexander Montage è stato uno dei 40 parlamentari laburisti che, nel maggio scorso, il partito nazionale scozzese ha sconfitto. In quell’occasione, Alexander ha perso la sede di Paisley e Renfrewshire South. La sconfitta è stata particolarmente dolorosa perché il parlamentare aveva operato nel ruolo di ministro degli esteri ombra e partecipato attivamente alla campagna elettorale del leader del partito laburista Ed Miliband. È realistico pensare che, se le elezioni generali avessero preso una piega diversa, Douglas Alexander avrebbe potuto accedere al titolo di ministro degli esteri del Regno Unito. Tuttavia, l’attuale situazione è molto diversa dalle aspettative che il parlamentare nutriva.
Ora e superato l’impasse della sconfitta politica, l’ex parlamentare laburista – pubblicato sul Financial Times – ha comunicato il suo impegno a lavorare con Bono. In un momento storico che vede la musica e la società bloccate dal terrorismo, sicuramente un sodalizio tra rock e consulenza di formazione politica, diretto a garantire gli investimenti per lo sviluppo atto ad affrontare la povertà globale, assume particolare valore. La presenza di Douglas Alexander all’interno di un entourage rock e segnatamente, quello degli U2, ha destato una certa perplessità. Tuttavia, Bono Vox e Douglas Alexander Montage, vantano una una frequentazione già consolidata. Ad esempio, si può notare come già agli albori del terzo millennio – nel 2000 – il legame U2/ Douglas Alexander Montage fosse già in atto: all’epoca l’ex politico era Segretario di Stato per lo sviluppo internazionale. Alcune dichiarazioni di Bono e Douglas Alexander hanno suggellato con parole chiare gli intenti del loro connubio. Bono si è espresso così: “Veniamo da diverse arene, ma condividiamo l’impegno a combattere la povertà attraverso lo sviluppo sostenibile“. Douglas Alexander, sulla stessa linea, ha dichiarato: “Affrontare la povertà in patria e all’estero è una passione sentita, i Paesi in via di sviluppo hanno necessità di aiuto, ma hanno anche bisogno d’investimenti per generare prosperità”.