lunedì 31 agosto 2020

Il concerto delle anime fragili, libri

 

Autore: Maurizio  de Giovanni

Editore: Solferino/ Corriere della Sera

Anno edizione: 2020

Pagine: 160 p., Brossura

Sinossi. Il dottorino, l’avvocato, la donna dell’Est che fa la domestica. Tre persone che potrebbero non incontrarsi mai, non hanno nulla in comune. L’avvocato è immerso in una vita da privilegiato e nel rimpianto di un unico amore perduto. La donna lotta per la sopravvivenza e per offrire un futuro migliore a sua figlia. Il dottorino vive per il lavoro, una vocazione che gli è costata il sogno di una famiglia. Fino a che la realtà non si capovolge e queste tre persone qualcosa in comune ce l’hanno. Una cosa piccolissima, invisibile. Che cambia le carte in tavola per ciascuno in modo diverso, portando in superficie la trasgressione, la disperazione, il coraggio. Questa è la storia dell’intreccio dei loro destini ma è anche molto di più: è una profonda ricognizione nel mistero della mente messa a confronto con l’amore e la paura, con la responsabilità e la morte. Il romanzo di Maurizio de Giovanni sorprende e commuove per la sua intensità letteraria e umana. Perché le vite di questi tre personaggi sono le nostre e questa storia parla di noi. Dei dilemmi che segnano ciò che siamo, dei fantasmi che abbiamo dentro, della forza di cui siamo capaci quando decidiamo di affrontarli. Al notevole romanzo di uno degli autori partenopei più qualificati, la Redazione di Chitarre20 non può esimersi dal non associare - se non altro per il tema, purtroppo per tutti, del paesaggio silente ma fortemente ansiogeno del virus che funge da supporto alle rispettive narrazioni - Nemmeno il tempo di un abbraccio, libro pubblicato il 1° agosto 2020 dal bolognese Mimmo Parisi.


Autore: Mimmo Parisi 

Editore: PlanetEdizioni

Anno edizione: 2020

Ebook con Adobe DRM

Pagine: 234, Brossura

Ecco una breve sintesi.  Nemmeno il tempo di un abbraccio è il PRIMO - straordinario! - romanzo italiano ambientato, scritto e pubblicato ai tempi del Covid-19. Le sue pagine trafficate dall'ansia di un'epoca imprevista, si sono materializzate come rimedio per tenere botta contro la solitudine di un mondo diventato altro da quello conosciuto. È stato scritto avendo coscienza che, almeno per il momento, occorra lasciare da parte tutto quello che fino a ieri sembrava impossibile da accantonare: strette di mano, cene con gli amici, corse in macchina per arrivare a lavoro, approssimazione di facce conosciute e sconosciute, abbracci e altro ancora. È una storia illuminata dalle stagioni delle cineteche virtuali e dagli spettacoli artistici in streaming; dalle serate diventate più lunghe; dagli `arresti domiciliari' senza aver fatto niente; con i Tg tutti uguali e bardati con la stessa scritta in primo piano, come fosse stata comprata dallo stesso, unico negozio rimasto aperto nelle città spettrali: "Emergenza virus". Durante la fase acuta del coronavirus, ognuno ha vissuto il proprio personale romanzo. Quello dei due protagonisti, Nico e Stella, è questo.

domenica 23 agosto 2020

Chitarristi che scrivono

 Vita da chitarristi: 'Nel mio libro racconto che chi suona uno strumento non è mai solo'

Come si vive da chitarristi? Difficilmente la filosofia o qualche altra disciplina ha all'interno del suo programma un quesito del genere. Questa lacuna è stata di recente colmata da Luca Colombo con «Vita da chitarristi, oltre le corde» (Dantone edizioni), il suo primo libro non didattico presentato l'altra sera nel giardino di Palazzo Ducale a Colorno.

Luca Colombo per anni ha abitato e insegnato a Parma, è stato per 13 anni nell’orchestra del Festival di Sanremo, ha suonato in decine di trasmissioni televisive e ha accompagnato quasi tutti i più grandi cantanti italiani. Le note sono il suo mondo, ma ha dimostrato di saperci fare anche con le parole di questo libro, che in modo ironico e divertente affronta tutti gli aspetti pratici e quotidiani della vita da musicista: «Questo è un libro per tutti, così come la musica è di tutti. Mi piace scrivere piccoli aneddoti e racconti sui social e ho sempre avuto un buon gradimento però non mi aspettavo un riscontro così positivo. 

Sapevo invece che quando saremmo ripartiti sarebbe servito un pretesto per incontrare le persone, andare in giro e fare piccoli concerti. Ecco il perché di questi incontri».

In questo incontro si parlerà solo del libro o ci sarà spazio anche per la musica dal vivo? 
«Il bello di queste serate è unire l’aspetto letterario all’aspetto musicale, che è una cosa nuova. Le persone mi seguono perché vogliono sentirmi suonare per cui è giusto che a parlare sia anche la mia chitarra».

Nella vita del chitarrista c’è anche la quotidianità coi suoi piccoli e grandi problemi. Dopo averlo letto saranno più le persone che inizieranno o che smetteranno di suonare?
«Direi che saranno tanti quelli che continueranno a suonare la chitarra. Nel libro parlo di come ci si relaziona con il rimanere solo con la propria chitarra, come si inizia, di figure come il chitarrista da falò, da chiesa e ora da balcone. Io penso che un libro come questo invogli a suonare perché chi ha uno strumento musicale con sé non è mai solo».

Il libro nasce durante il lockdown. Come vede il presente e il futuro da chitarrista? 
«Il libro è stato per me un obiettivo da terminare durante il lockdown, però vedo tante foto di persone in spiaggia col mio libro, per cui sicuramente la ripartenza prevede di portare libri con sé. Sul futuro da chitarrista ci sono mille cose da dire ma è il futuro della musica a essere incerto, così come in tanti altri settori di attività. Io resto fiducioso».

Nel libro c’è tutta la sua vita. Tutto è andato come voluto? 
«Io affronto tutto in maniera ironica e divertente, ma non è un’autobiografia. Racconto la figura del chitarrista o del musicista in generale attraverso la mia esperienza e quella dei miei amici, colleghi, allievi per cui c’è un po’ di tutto. Rifarei tutto perché fare della propria passione un’attività non ha prezzo. Il mondo della musica ha di base meno certezze rispetto ad altri settori, però è una scelta coraggiosa che vale la pena di fare e sicuramente non tornerei indietro. Penso che ci sia ancora molta musica da suonare e da scrivere».

martedì 18 agosto 2020

Camilleri, nuovo libro

 Camilleri, ancora primo con Riccardino

 

Classifica libri settimanale: Andrea Camilleri ancora al primo posto

1) Re indiscusso di questa calda estate è Andrea Camilleri che anche oggi è primo in classifica con Riccardino. Si tratta di un romanzo pubblicato postumo e edito da Sellerio che chiude le avventure del commissario più amato d’Italia: Montalbano.

2) Sandro Veronesi con Il colibrì, edito da La nave di Teseo e vincitore del Premio Strega 2020 è stabile al secondo posto. In questo romanzo troviamo la vita di Marco Carrera, un uomo immobile e frenetico allo stesso tempo, proprio come l’uccello che dà il titolo al romanzo.

3) Guido Maria Brera mantiene il terzo posto con La fine del tempo, edito da La nave di Teseo. Protagonista di questa storia è uno stimato professore di Storia contemporanea al Birkbeck College di Londra e ex analista, Philip Wade. Quando ha quasi terminato di scrivere il suo saggio perde la memoria colpito da una anomala forma di amnesia… quale verità si nascondeva tra le sue pagine.

4) Al quarto posto ritroviamo Valérie Perrin con Cambiare l’acqua ai fiori, edito da E/O. Violette Toussaint lavora come guardiana del cimitero e un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con la richiesta di seppellire sua madre nella tomba di uno sconosciuto signore del posto…

Una nota speciale va a Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni), il primo romanzo scritto e ambientato al tempo del coronavirus. L’opera di Mimmo Parisi, uscita il 1° agosto 2020 sta velocemente  raggiungendo le postazioni più alte del Premio letterario Universolibero 2020.

Fra le manifestazioni del genere, questo contest estivo e autunnale dedicato alla lettura online – si concluderà in dicembre – mostra di avere un forte appeal per i lettori che hanno iniziato ad amare anche la pagina digitale.