Ovvero quelli indecisi tra il canto, le parole, la musica: nel dubbio fanno tutto e a volte hanno pure qualcosa da dire.
sabato 19 novembre 2016
Cantautori e scrittura
domenica 30 ottobre 2016
'La ragazza del treno', nelle sale a novembre
Genere
Thriller, Giallo
Durata
112 minuti
Attori
La ragazza del treno. Rachel, fresca di divorzio, passa il tempo quotidiano speso sul treno fantasticando sulla vita di una coppia perfetta che vive in una casa davanti a cui passa ogni giorno. Una mattina, però, la donna vede qualcosa di scioccante che la trascinerà in un incredibile mistero.
mercoledì 27 luglio 2016
L'album estivo di Celin
Tra i collaboratori che hanno partecipato alla realizzazione del nuovo album di Céline Dion, intitolato Encore Un Soir, sono presenti Francis Cabrel, Serge Lama , Jacques Veneruso , e il francese Slam poeta del Grand Corps. L’album uscirà il 26 agosto e, come apripista, c’è l’omonimo singolo scritto da Jean-Jacques Goldman Malade.
L’album sarà disponibile in pre-ordine a partire da Giovedi, 21 luglio . Ma mentre aspettiamo , è possibile ascoltare l’ ultimo singolo della cantante canadese per avere un assaggio del suo nuovo disco.
Tracklist di Encore Un Soir 1. Plus qu’ailleurs 2. L’étoile 3. Ma faille 4. Encore un soir 5. Je nous veux 6. Les yeux au ciel 7. Si c’était à refaire 8. Ordinaire 9. Tu sauras 10. Toutes ces choses 11. Le bonheur en face 12. À la plus haute branche 13. À vous 14. Ma force 15. Trois heures vingt (Remastered)
mercoledì 22 giugno 2016
Autori con la chitarra
I due narratori rock di questo articolo, sono il popolarissimo Ligabue e Parisi. Quest’ultimo, col nome de guerre di Mimmo Parisi, è songwriter fuori dai grandi giri e dedito a una forma cantautorale che predilige la denuncia sociale. Su Luciano non vi è molto da aggiungere che possa ulteriormente segnalare la sua straordinaria figura. Su di lui si sono scritti fiumi di parole. Al limite vale la pena confermare che, nel panorama italiano e tra i cantautori di impronta rock, è forse il personaggio più rappresentativo. Molto più di altri nomi che, probabilmente a causa di qualche influsso zodiacale(?), sono segnalati come vessilli del rock italico.
Comunque, il tema che interessa in questo frangente, è l’uscita di due libri. Il primo che si cita è “Scusate il disordine” di Luciano Ligabue. Il secondo, va da se, è “Racconti di periferia” di Mimmo Parisi. Pur appartenendo a ‘penne’ abituate al rock, e pertanto contigue negli intenti, pare tuttavia straordinaria la vicinanza tra questi due libri. Infatti, se si fosse in qualche modo abituati a leggere la realtà con occhi che vanno al di là del tangibile, non potrebbero sfuggire i dati che riguardano questi ‘pacchetti’ culturali. Sia “Scusate il disordine” di Ligabue, sia “Racconti di periferia” di Parisi sono volumi che usano il racconto come vettore per le invenzioni letterarie degli autori. Pertanto e per forza maggiore, i personaggi che funzionano da attori nei due libri, sono eterogenei: rappresentativi di una società che i due cantautori/scrittori usano come luogo della loro personale narrazione. Persino le copertine hanno una marcata vicinanza: ambedue usano dei bambini come simboli rappresentativi e riassuntivi del progetto letterario. I due volumi sono stati pubblicati nello stesso mese: Ligabue il 10 maggio 2016, Parisi il 31 maggio 2016.
Per quanto concerne, più nell’analitico, il contenuto delle due pubblicazioni, il libro di Ligabue tratta i temi dell’amore, del sesso e della musica. Queste, secondo l’autore, sono le tre emozioni che incidono nella vita dei suoi personaggi resi nei racconti folgoranti e misteriosi del volume “Scusate il disordine”. Per quanto riguarda “Racconti di periferia”, il discorso si ancora principalmente al concetto di ‘periferia’. In questa occasione, Parisi, da al termine una valutazione e un’assegnazione semantica particolarmente centrati. Infatti, il significato ordinario di luogo urbano, pur accettato in alcuni frangenti e di passaggio, è trasmutato metaforicamente in un ‘luogo’ del tessuto sociale. Insomma, la società di Mimmo Parisi è suddivisa, secondo quest’acuta visione, in ‘centrale e ideale’ – un posto, questo, riservato a pochi – e in, va da se, ‘periferica’ – quella parte abitata dalla stragrande maggioranza degli individui. Ed è a quest’ultima parte e con risultati pregnanti, che il libro del cantautore bolognese dedica la sua attenzione.
Qui il link all’articolo: http://www.allnews24.eu/due-narratori-rock/
Grazie, Diego Romero (blogger)
martedì 12 gennaio 2016
Addio a Ziggy
Ultimamente il rocker frequentava poco il mondo che, già dal secolo scorso, ne riconobbe il potenziale artistico. Tuttavia, questo non era segno di abbandono e disinteresse verso la musica. Infatti, una manciata di giorni fa, David Bowie ha pubblicato un album saltato immediatamente nelle migliori posizioni delle classifiche del pianeta. Comunque, pur non avendo smesso di misurarsi con testi e musica, una certa distanza dall’ambiente dello spettacolo, si era palesato: era dal 2006 che il cantautore non frequentava più assiduamente i palcoscenici. A confermare questo status, ci aveva pensato, questa volta ufficialmente, lo stesso Bowie che circa due settimane fa aveva annunciato l’addio ‘definitivo e irrevocabile’ dai palcoscenici e da tutta la frequentazione di quel mondo lucidamente glam. David Bowie si è spento domenica notte, 10 gennaio 2016. Le parole scritte che segnalano la fine dell’avventura terrena del Duca Bianco, pubblicate sui profili ufficiali web del cantante, sono queste: "Dopo 18 mesi di lotta contro il cancro se ne è andato serenamente circondato dalla sua famiglia".
Per quanto si frequentino altri ambienti culturali, si abbiano altre visioni e idee sul mondo e sull’uomo, nessuno è esente dall’aver udito, anche per mero caso, il nome di David Bowie. ‘David Bowie’ è una sorta di brand della società, magari non si sa bene di che articolo si tratti, tuttavia si sa che esiste e, probabilmente, ha valore. È veramente curioso, a questo punto, sentire dallo stesso cantautore che cosa pensasse di se stesso in riguardo al titolo di innovatore: "Un innovatore? Non ho assolutamente alcuna idea di quale sia stato il mio contributo alla storia del rock". Quella di poc’anzi è una delle frasi facilmente rilevabili in rete ma che, dando una scorta alle caratteristiche peculiari dell’artista Bowie, si attaglia perfettamente all’aspetto ludico col quale si avvicinava alla composizione.
David Robert Jones, questo il vero nome dell’artista, era nato l’8 gennaio del 1947. Aveva festeggiato il compleanno da pochissimo e, da pochissimo, aveva pubblicato un bell’album. “Blackstar” è stato fatto uscire proprio l’8 gennaio, in coincidenza col suo compleanno. Questo Cd è il suo ventisettesimo album da studio. “Blackstar” ha richiesto all’autore tre anni di attenzione: l’ultimo lavoro era stato pubblicato nel 2013 e si chiamava “The Next Day”. Vale la pena segnalare che, come una sorta di preveggenza, contemporaneamente al Cd è stato pubblicato anche un nuovo video, “Lazarus”. Qui, Bowie appare tutto bendato ed in procinto di risorgere: per avviarsi verso un altro sentiero del proprio destino.
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